Il Sabbiodotto al lavoro: ricostruito il primo tratto di spiaggia al confine con Misano Adriatico
Prosegue il ripascimento della spiaggia di Riccione e la messa a punto dell’impianto che da venerdì scorso, grazie alle buone condizioni del tempo e del mare, è entrato nella fase operativa
Superati a uno a uno i piccoli problemi tecnici dell’avvio – lo sganciamento di un raccordo durante il pompaggio, il risucchio di uno spezzone di tronco che ha fatto temporaneamente “impazzire” i manometri e dei sensori di densità lungo la tubatura – il sabbiodotto ha cominciato ieri a trasportare la sabbia dragata all’imboccatura del porto fino ai tratti di spiaggia più colpiti dall’erosione.
La soddisfazione dei tecnici: “Il sistema di pompaggio va bene, persino oltre le aspettative”
Il Sabbiodotto di Riccione sta cominciando a produrre i primi apprezzabili risultati. Partite venersì scorso, le operazioni di pompaggio della miscela di acqua e sabbia dragata all’imboccatura del porto canale dalla Draga Riccione II, hanno già consentito il ripascimento di un primo tratto di 60-70 metri di arenile al confine con Misano Adriatico, sotto lo sguardo di bagnini, passeggiatori e curiosi. Le previsioni meteo-marine per i prossimi giorni sono buone e dovrebbero consentire il proseguimento delle operazioni di ripascimento. Le prime fasi di avvio dell’impianto hanno dovuto superare qualche piccolo inciampo. Lo sgancio di un raccordo, che ha causato l’interruzione del pompaggio; il risucchio di un frammento di tronco, che ha messo temporaneamente fuori uso i manometri e i sensori di densità piazzati negli snodi della condotta, che nel tratto a Sud del porto raggiunge la lunghezza di 3.300 metri. Con la messa a regime dell’impianto, la densità della miscela di acqua e sabbia è stata gradualmente portata fino al limite massimo del 16-17 per cento, il livello che assicura il massimo risultato in quantità di sabbia trasportata. Il risultato delle prime ore di funzionamento dell’impianto, tra ieri mattina e oggi, è la ricostruzione dei primi 50-70 metri di arenile. Soddisfazione tra i tecnici comunali e il personale di Geat, a cui il Comune e la Regione hanno affidato la gestione operativa del sabbiodotto. “Il sistema sta andando gradualmente a regime, e le prime prove sono persino oltre le aspettative” assicurano i tecnici comunali. I problemi dei giorni scorsi, ora risolti, sono normali in un impianto sperimentale come quello di Riccione, che per la sua lunghezza non ha altri esempi. Tanto da richiedere la presenza di una stazione di pompaggio supplementare, quella collocata in piazzale San Martino, in aggiunta ai motori della draga comunale. E la messa a regime del sabbiodotto è solo alla fase di avvio. Ci vorranno altri giorni di lavoro per prendere familiarità con l’impianto e mettere a frutto l’esperienza raggiunta sia nella fase di dragaggio in mare che in quella del lavoro di sistemazione a terra.
Proseguono, nel frattempo, anche i lavori di dragaggio delle darsene, affidati da Geat al Motopontone “Amedeo” della Cooperativa Braccianti Riminesi.
alcune fasi delle operazioni di pompaggioriprese stamane ai Bagni n. 1 e 2.